I nostri frutteti
Per fare della buona frutticoltura biodinamica è necessario conoscere molto bene le leggi naturali dell'ecosistema, di cui fa parte l’Azienda agricola. Occorre trovare un equilibrio a tuttotondo; tra il mondo animale, vegetale e quello dei microorganismi. Per noi è importante creare un’armonia con la natura, dove c’è posto per tutti gli esseri viventi.
Le foto sono state scattate nel corso dell’anno nei nostri frutteti.
Per mantenere un suolo bello vivo ed alberi forti e robusti che diano frutti sani, bisogna mettere in atto tutta una serie di accorgimenti, tra cui uno è certamente quello di ignorare l'agrobusiness.
La nostra Azienda agricola non fa uso di agenti chimici o addirittura tossici, che hanno per lo più lo scopo di facilitare il lavoro, massimizzare le rese e la pezzatura dei frutti, di abbellirne il colore, uniformarne la forma e prolungarne la durata dopo la raccolta.
Nella nostra Azienda agricola non abbiamo mai usato fertilizzanti minerali, poiché questi distruggono il suolo e l’ecosistema.
Se sono dunque presenti dei parassiti, non "proteggiamo" chimicamente le superfici dei frutteti, piuttosto rimuoviamo con cura i frutti cattivi durante la raccolta.
La frutta dei nostri frutteti ha elevate proprietà organolettiche e un alto valore nutritivo, qualità che in effetti definiscono il temine "frutta sana".
CILIEGIE
Dopo il lungo inverno e una primavera di piogge abbondanti, il rosso di questo frutto risveglia l’allegria. Nei nostri tre frutteti di ciliegi sono stati piantati 600 alberi di diverse varietà, per lo più quelle precoci. Un terzo di tutti gli alberi sono quelli piantati nei pressi della casa. In genere si tratta di alberi di una certa età, di diverse varietà, alcune anche autoctone. Il resto degli alberi, di varietà più recenti e precoci, compongono il frutteto terrazzato e recintato, dove riescono o godersi bene la compagnia del sole, del vento e degli uccelli. La raccolta inizia con la frescura del primo mattino, acciocché il prodotto possa essere consegnato al cliente entro lo stesso giorno. I frutti vengono raccolti con cura nei cestini di vimini, immediatamente dopo attentamente selezionati e messi in delle cassette basse. Per garantire al cliente solo frutti maturi dall’ottimo gusto, si ritorna più volte a raccogliere dallo stesso albero. A causa della delicatezza del frutto, la sua freschezza è ancora più importante. Ai nostri clienti viene consigliato di consumare il prodotto il prima possibile, in quanto le ciliegie biologiche non vengono trattate con prodotti contro il marciume.
CACHI
In autunno i frutteti più belli sono senza dubbio quelli dei cachi. Lo splendore dei colori delle foglie autunnali, ogni anno ci fa rinnamorare della bellezza della natura.
Abbiamo piantato oltre 300 alberi di cachi, nella stragrande maggioranza si tratta della varietà Tipo.
Il loro frutto è molto dolce, resistente, si consuma dopo l’ammezzimento, prima dell’uso deve dunque risultare bello morbido. Gli alberi più antichi, piantati nel frutteto subito sotto casa, hanno oltre 40 anni di età. Il frutteto più grande ha quasi 15 anni, il più recente è stato impiantato e recintato su terrazzamenti al margine del bosco, dietro la collina della casa.
La stagione della raccolta dei cachi inizia nella seconda metà di ottobre e dura circa un mese. Cerchiamo di raccoglierli il più tardi possibile, purché il tempo lo consenta. Solo i frutti raccolti dopo aver raggiunto un colore arancione uniforme, possono maturare un gusto ottimale e pieno. Messi in cassette di legno o di cartone, vengono conservati in cella frigorifera. I frutti vengono monitorati con cura e progressivamente spostati in un luogo più caldo, dove vengono fatti ammezzire coperti da un telo in compagnia delle mele.
PERE PETTORALI
Le pere pettorali – pituralke, sono un’antichissima varietà di pere a molti (ai più) del tutto sconosciute.
È una varietà autoctona di Brda e dintorni che è quasi andata persa. Si consuma cotta o al forno. La cottura conferisce a questo frutto un sapore divinamente dolce e genuino, facendone un ottimo e sano dessert invernale, nel segno del meno è meglio. In passato, alle fiere e ai mercati, venivano vendute cotte su bastoncini.
Fino a poco tempo fa, rari antichi alberi crescevano su alcuni dei nostri terreni remoti, nel tempo superati da varietà moderne, i cui frutti risultano più grossi e di un colore più intenso.
È stato il nonno Franko a dare inizio ad un sistematico recupero di questa varietà. Nel 2002 ha piantato 150 piantine di brindilli di pere e mele cotogne, innestandovi marze di pettorali, raccolte nel territorio di Brda. Grazie a lui, oggi, di questi alberi ne abbiamo quasi 1000. La stagione della raccolta è il tardo autunno, novembre precisamente, quando gli alberi sono già spogli e i frutti raggiungono il massino livello di zuccheri. Riposti in cassette basse, si conservano al freddo per altri due o tre mesi.